La struttura socio-assistenziale, diretta dalla Dott.ssa Maria Cristina Di Trapani, ha presentato uno studio altamente innovativo, grazie alla partnership con una startup e società benefit, che ricerca, produce e commercializza preparati alimentari arricchiti ed a texture modificata, con alti benefici per il paziente ed in grado di rispettare tutti i requisiti ESG: sociali (benefici per paziente, care-giver e personale della struttura), governance (efficienza dei costi e innovazione) e ambientale (riduzione sprechi).
La premiazione è avvenuta lo scorso 14 febbraio nella splendida cornice romana del Rome Cavalieri Hotel, nel corso di un evento celebrativo dedicato alla figura del Prof. Raffaele Garofalo, con protagonisti la quarta generazione della famiglia Garofalo e alcuni degli amministratori delegati e direttori generali delle strutture del Gruppo GHC.
Tutti coinvolti in una narrazione in cui è apparso fondamentale l'apporto valoriale di ogni figura professionale coinvolta nel percorso di crescita e sviluppo di un'azienda o di una struttura sanitaria.
Ad introdurre il convegno i quattro membri della terza generazione della famiglia Garofalo: Raffaele Rinaldi Garofalo, Alessandra Rinaldi Garofalo, Claudia Garofalo e Antonio Garofalo. Quattro personalità diverse con percorsi lavorativi differenti che hanno ricordato quanto il messaggio e l'insegnamento del Professore Raffaele sono tuttora presenti nella loro vita. E poi gli imprenditori del Gruppo che hanno sottolineato come la scelta di entrare a far parte di un gruppo di rilevanza nazionale come GHC, sia stata davvero una scelta "sostenibile", dettata dalla necessità di assicurare alla propria azienda la continuità imprenditoriale ed il miglior futuro.
Ad intervenire anche la Dott.ssa Francesca Brusco, Presidente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità che ha rimarcato l'importanza delle capacità di leadership imprenditoriale per poter perseguire obiettivi concreti di sostenibilità.
Proclamato quindi il vincitore della terza edizione del Premio Raffaele Garofalo per la Sostenibilità, appunto l'Hospice Sant'Antonio da Padova, che ha presentato un protocollo di monitoraggio per pazienti disfagici, sulla base dell'assunzione di pasti realizzati con prodotti, composti da ingredienti naturali, ad alto contenuto nutrizionale a texture modificata.
Un progetto altamente innovativo e suscettibile di essere replicato in molte delle strutture ospedaliere e socio-assistenziali del Gruppo GHC.