COS'È LA MEDICINA RIGENERATIVA E A COSA SERVE?

 

La Medicina rigenerativa rappresenta una vera e propria rivoluzione nella cura delle patologie degenerative, che fino ad oggi erano considerate incurabili.

L’approccio di questa branca innovativa della medicina riguarda non solo i sintomi delle malattie, ma mira a curare o ricostruire i tessuti, le cellule e gli organi danneggiati dalla patologia.   
Per fare questo, la Medicina rigenerativa si avvale della biologia molecolare e di conoscenze avanzate delle linee cellulari, utili alla rigenerazione degli organi:

  • le cellule staminali
  • le cellule mononucleate
  • le piastrine.

Sfruttando queste conoscenze, gli specialisti di questa disciplina riescono a curare efficacemente tessuti e organi che altrimenti sarebbero impossibili da riparare con le terapie tradizionali.

Una delle caratteristiche più sorprendenti della Medicina rigenerativa è la sua capacità di stimolare le capacità innate del nostro corpo di riparare e rigenerare i tessuti, le cellule e gli organi danneggiati.

In questo modo, il nostro organismo diventa un attivo partecipante al processo di guarigione, in grado di contribuire in modo significativo alla cura delle malattie e delle patologie.

Inoltre, la Medicina rigenerativa rappresenta una grande speranza per la cura delle malattie degenerative legate all’invecchiamento.

Grazie alla sua capacità di sostituire e ricostruire i tessuti e gli organi danneggiati, è possibile immaginare un futuro in cui patologie come l’Alzheimer o il Parkinson potranno essere efficacemente curate, migliorando la qualità della vita delle persone colpite da queste malattie.

La Medicina rigenerativa apre nuove strade nella lotta alle malattie e alle patologie, rappresentando una vera e propria rivoluzione nella cura della salute umana.

 

 

In ortopedia la medicina rigenerativa si occupa di trattare le patologie degenerative dei tessuti connettivi, come:

  • muscoli ed ossa
  • cartilagini
  • tendini.

La rivoluzione di questa branca della medicina ortopedica è di utilizzare le cellule del paziente per trattare le malattie degenerative di cui è affetto, evitando allergie, rigetti e complicazioni.

 

 

In questo approfondimento parleremo delle opportunità che ha aperto la medicina rigenerativa rispetto alle patologie ortopediche.

Tra queste possiamo elencare:

  • artrosi al ginocchio
  • artrosi all’anca
  • lesioni di tendini
  • lesioni dei legamenti.

Capiamo meglio di che patologie si tratta. Continua a leggere.

Artrosi del ginocchio

L’artrosi al ginocchio è una patologia degenerativa che avviene quando le cartilagini che rivestono il ginocchio si assottigliano o deteriorano, provocando:

  • gonfiore
  • rigidità
  • dolore
  • difficoltà nella deambulazione.

Ne abbiamo parlato in questo articolo.

Le cause di questa patologia degenerativa sono varie e dipendono dall’età e dalle abitudini della persona che ne è affetta.

Tra le cause principali possiamo elencare:

  • problemi di peso
  • attività sportive prolungate e ripetitive
  • lesioni del ginocchio
  • altre patologie degenerative come l’artrite reumatoide.

L’artrosi al ginocchio è una patologia da cui non si può guarire, ed è qui che entra in gioco la medicina rigenerativa e i suoi trattamenti innovativi.

Artrosi dell’anca

Innanzitutto, bisogna distinguere tra le varie patologie artrosiche che riguardano l’anca:

  • artrosi primitiva
  • artrosi secondaria
  • artrosi secondaria ad eventi traumatici e fratture.

Ne abbiamo parlato in maniera approfondita qui.

L’artrosi all’anca è anch’essa una patologia degenerativa delle articolazioni della cartilagine, in questo caso che riveste le superfici articolari dell’anca. Anche per questa patologia i sintomi sono simili all’artrosi al ginocchio:

  • dolore localizzato nell’area dell’anca
  • rigidità articolare
  • limitazione nella deambulazione
  • gonfiore
  • arrossamento
  • difficoltà nell’effettuare attività quotidiane.

A seconda della gravità della malattia, i trattamenti sono differenti ed è compreso anche l’intervento chirurgico per migliorare la qualità della vita del paziente.

Ma prima di ricorrere a un intervento chirurgico, la medicina rigenerativa offre altre possibilità per rallentare il progresso della malattia.

Bisogna in ogni caso capire se sono presenti lesioni ossee o altre patologie associate.

Lesioni di tendini e legamenti

Quando si parla di lesioni dei tendini e dei legamenti, si intendono i danni ai tessuti connettivi che uniscono le ossa e consentono al corpo di muoversi.

I tendini sono delle grandi fasce di tessuto connettivo che collegano la parte finale dei muscoli alle ossa. I legamenti sono invece delle corde fibrose, sempre costituite da tessuto connettivo, che avvolgono le articolazioni e le legano fra loro. Possono anche collegare un osso all’altro, come nel caso del ginocchio.

Le cause che provocano delle lesioni ai tendini e ai legamenti possono verificarsi per:

  • traumi
  • sforzi eccessivi
  • invecchiamento
  • postura errata
  • malattie (per esempio le artriti).

I sintomi delle lesioni di tendini e legamenti possono includere:

  • dolore
  • gonfiore
  • rigidità
  • difficoltà nel movimento.

Anche in questo caso, se le lesioni sono gravi, potrebbe essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, soprattutto se limitano fortemente la capacità di muoversi del paziente.

Un adeguato allenamento muscolare e una diagnosi precoce sono fondamentali per prevenire il progresso della malattia.

La medicina rigenerativa in ambito ortopedico

Abbiamo visto quali sono le principali patologie ortopediche trattate dalla medicina rigenerativa.  
Ora approfondiremo quali sono i trattamenti che fanno parte delle innovazioni metodiche apportate dalla medicina rigenerativa, cercando di fornire una descrizione semplice ed esaustiva.

Tra i principali trattamenti che ad oggi sono in uso possiamo elencare:

  • PRP (Plasma Ricco di Piastrine)
  • Cellule staminali mesenchimali
  • Cellule mononucleate da sangue periferico
  • Acido ialuronico ad alta concentrazione.

 

 

Il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è una terapia rigenerativa che prevede un prelievo di sangue del paziente, per poter separare le piastrine, responsabili della coagulazione del sangue e della formazione di nuovi tessuti.

Oltre alle piastrine, il PRP contiene varie sostanze bioattive, come citochine e proteine, che aiutano la guarigione e la rigenerazione dei tessuti.

Per quali patologie è indicato il PRP?

L’utilizzo del PRP è particolarmente indicato in ambito sportivo per il trattamento di:

  • tendinopatie
  • lesioni muscolari
  • fratture
  • contusioni
  • anti-invecchiamento.

Come avviene il trattamento con PRP?

Il plasma ricco di piastrine viene iniettato nelle parti del corpo affette da una degenerazione dei tessuti connettivi, con lo scopo di velocizzare la guarigione delle patologie.

Decorso e risultati

Molti pazienti riportano una rapida riduzione del dolore e un miglioramento della funzionalità dopo il trattamento PRP, che può essere anche più efficace rispetto ad altre terapie tradizionali. Tuttavia, non tutti i pazienti sono candidati alla terapia PRP, per cui è importante consultare un medico qualificato prima di decidere se questo trattamento è giusto per voi.

 

 

Le cellule mononucleate da sangue periferico sono un gruppo di cellule sanguigne, che comprendono monociti e linfociti, e sono chiamate mononucleate perché hanno un singolo nucleo all’interno delle loro cellule. Sono di fondamentale importanza per il nostro sistema immunitario perché contribuiscono a combattere le infezioni e le patologie.  
Grazie alla loro capacità di rigenerare e riparare i tessuti danneggiati, le cellule mononucleate da sangue periferico hanno un grande potenziale terapeutico in diverse patologie.

Per quali patologie è indicato il trattamento?

Le patologie d’impiego della terapia con cellule mononucleate, in ambito ortopedico, sono:

  • artrosi
  • lesioni cartilaginee post traumatiche
  • lesioni cartilaginee degenerative
  • lesioni muscolari
  • ricostruzioni tendinee
  • revisione protesiche
  • e altre patologie ortopediche.

Come avviene il trattamento?

Il processo inizia con un prelievo di sangue dal paziente, in modo da isolare le cellule utili al trattamento e poterle in seguito recuperare.  
La terapia consiste nell’effettuare delle infiltrazioni nella zona patologica e il trattamento è piuttosto veloce e poco invasivo.

Decorso e risultati

Il trattamento è di solito ben tollerato dai pazienti, tuttavia è importante rivolgersi a professionisti e strutture qualificate, per avere la certezza di una buona riuscita del trattamento e poter ricevere le istruzioni corrette per il post-terapia. 
Possono infatti verificarsi lievi reazioni a livello cutaneo, come:

  • piccoli ematomi
  • gonfiore
  • prurito
  • rossore.

 

 

Le cellule mononucleate da sangue periferico sono un gruppo di cellule sanguigne, che comprendono monociti e linfociti, e sono chiamate mononucleate perché hanno un singolo nucleo all’interno delle loro cellule. Sono di fondamentale importanza per il nostro sistema immunitario perché contribuiscono a combattere le infezioni e le patologie. 
Grazie alla loro capacità di rigenerare e riparare i tessuti danneggiati, le cellule mononucleate da sangue periferico hanno un grande potenziale terapeutico in diverse patologie.

Per quali patologie è indicato il trattamento?

Le patologie d’impiego della terapia con cellule mononucleate, in ambito ortopedico, sono:

  • artrosi
  • lesioni cartilaginee post traumatiche
  • lesioni cartilaginee degenerative
  • lesioni muscolari
  • ricostruzioni tendinee
  • revisione protesiche
  • e altre patologie ortopediche.

Come avviene il trattamento?

Il processo inizia con un prelievo di sangue dal paziente, in modo da isolare le cellule utili al trattamento e poterle in seguito recuperare. 
La terapia consiste nell’effettuare delle infiltrazioni nella zona patologica e il trattamento è piuttosto veloce e poco invasivo.

 

 

L’acido ialuronico è una sostanza che viene prodotta dal corpo umano per mantenere l’idratazione e la lubrificazione dei tessuti, delle articolazioni e degli occhi.  
In ambito sia estetico che medico, i suoi utilizzi sono molteplici.  
Nel primo caso la somministrazione aiuta a nascondere, ad esempio, le rughe e a migliorare l’aspetto estetico di alcune parti del viso e del corpo.  
In questo approfondimento tratteremo l’utilizzo in ambito medico.

Come funziona la terapia?

Nella medicina rigenerativa, il trattamento con acido ialuronico ad alta concentrazione è utilizzato principalmente per ridurre il dolore e migliorare la mobilità dei pazienti, affetti da patologie ortopediche.  
La terapia prevede l’iniezione della sostanza direttamente nell’articolazione che provoca dolore, con l’obiettivo di migliorare la funzionalità della stessa e di conseguenza la qualità della vita del paziente.

Per quali patologie è indicato il trattamento?

L’acido ialuronico viene spesso utilizzato per il trattamento di diverse patologie ortopediche, tra cui:

  • lesioni meniscali: riduce il dolore e migliora la funzionalità del ginocchio.
  • lesioni cartilaginee: l’acido ialuronico aiuta a migliorare la lubrificazione articolare e a stimolare la rigenerazione delle cartilagini.
  • artrite: migliora la lubrificazione dell’articolazione la sua funzionalità
  • tendinite: riduce le infiammazioni.

Decorso e risultati

Il trattamento è di solito ben tollerato dai pazienti, tuttavia è importante rivolgersi a professionisti e strutture qualificate, per avere la certezza di una buona riuscita del trattamento e poter ricevere le istruzioni corrette per il post-terapia.  
Possono infatti verificarsi lievi reazioni a livello cutaneo, come:

  • piccoli ematomi
  • gonfiore
  • prurito
  • rossore.

Tutte reazioni non gravi, ma che in ogni caso necessitano delle attenzioni di un medico.

 

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NIGRISOLI

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