La cataratta è una delle patologie oculari più comuni al mondo, ma spesso chi ne è affetto non sa bene di che cosa si tratta e quando comincia a non vedere più bene a causa della cataratta, pensa che qualche cosa scenda nell’occhio come un velo, una tenda o, come pensavano gli antichi egizi, una cascata di acqua che chiamavano appunto “cataratta”. È proprio da qui proviene il nome che ancora oggi usiamo.
Il Dott. Giorgio Oddo Bravetti, esperto di chirurgia della cataratta, già responsabile del reparto di Day Hospital e Chirurgia Oculistica Ambulatoriale presso la Clinica Oculistica Universitaria dell’Ospedale S. Orsola Malpighi di Bologna, in questo articolo ti guiderà per capire:
Ecco le informazioni essenziali per chi cerca di comprendere la cataratta e per chi cerca di risolvere la cataratta con un trattamento moderno e sicuro con le tecnologie più all’avanguardia.
Descrizione della cataratta
La cataratta è una condizione dell’occhio caratterizzata dalla progressiva opacizzazione del cristallino, la lente naturale dell’occhio.
Questo processo porta alla diminuzione della vista e alla perdita della chiarezza visiva.
La cataratta si manifesta generalmente in età avanzata, ma può verificarsi anche in età più giovane per varie cause, fra queste le più comuni sono l’uso di alcuni farmaci, alcune patologie generali come ad esempio il diabete, l’esposizione prolungata al sole o a radiazioni, i traumi e alcune malattie oculari.
I sintomi della cataratta
La cataratta può manifestarsi in modi diversi e i sintomi possono variare da persona a persona.
I sintomi più comuni includono:
- visione offuscata e sfocata
- comparsa di aloni soprattutto attorno alle sorgenti luminose
- diversa sensibilità alla luce che può causare fastidi o abbagliamento
- difficoltà nella visione notturna
- colori sfalsati sbiaditi o alterati
- la visione da lontano peggiora
- la visione da vicino può migliorare senza occhiali.
Come si fa diagnosi di cataratta
L’esame che si esegue più comunemente per diagnosticare la cataratta è la valutazione dell’opacità del cristallino mediante l’uso di una lampada a fessura, uno strumento che si trova in tutti gli ambulatori oculistici.
Questo test consente al medico oculista di visualizzare direttamente l’opacità del cristallino e determinare il grado di compromissione della vista. Per completare la diagnosi la visita prevede:
- un esame oculistico completo
- la misurazione dell’acuità visiva
- l’esame del cristallino
- la valutazione della pressione intraoculare
- lo studio della retina e del nervo ottico.
Qual è la gestione della cataratta
Il trattamento della cataratta può variare in base alla gravità dei sintomi e all’impatto sulla qualità della vita del paziente.
Inizialmente, alcuni cambiamenti nello stile di vita, come l’uso di occhiali da vista o il cambio degli occhiali in uso o il limitare alcune attività come ad esempio la guida o l’accontentarsi di non vedere bene possono aiutare i pazienti, che lo desiderano, a rimandare l’intervento.
Tuttavia l’intervento di cataratta diventa indispensabile:
- se il paziente desidera vedere bene
- quando la cataratta inizia a interferire con la vita quotidiana del paziente
- quando il medico oculista ritiene che rimandare l’operazione possa nuocere alla salute dell’occhio
- quando il medico oculista ritiene che rimandare l’operazione possa rendere l’atto chirurgico più rischioso e pericoloso.
La cataratta può essere operata in qualsiasi fase della sua progressione:
- sia in fase iniziale se il paziente è infastidito dal non vedere bene
- sia in fase avanzata se il paziente ha preferito aspettare il momento in cui vede peggio.
Le strategie per risolvere la cataratta
Non esistono terapie mediche o diete o altre possibilità di risolvere la cataratta se non la chirurgia e la decisione di sottoporsi all’intervento chirurgico della cataratta.
Quando la decisione è chirurgica
La decisione è presa in base alla valutazione medica e al grado di compromissione della vista del paziente.
La cataratta può essere operata anche in pazienti in età avanzata grazie alla possibilità di eseguire l’intervento in anestesia topica con solo gocce di collirio anestetico, senza necessità di ricorrere a farmaci anestetici per via generale.
Quindi anche i pazienti più anziani e con patologie generali in atto possono sopportare l’intervento di cataratta.
La chirurgia della cataratta è altamente personalizzabile, e il medico discuterà con il paziente le opzioni disponibili e le aspettative realistiche.
La chirurgia della cataratta
Durante l’intervento chirurgico, il cristallino opacizzato viene rimosso in modo sicuro e sostituito con una lente artificiale chiamata lente intraoculare (IOL). L’intervento chirurgico della cataratta è generalmente sicuro e ben tollerato. La chirurgia della cataratta è una soluzione altamente efficace ed è l’unica possibilità per ripristinare la vista e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa patologia.
L’anestesia nell’intervento di cataratta
Viene utilizzata l’anestesia topica con il solo uso di alcune gocce di collirio anestetico instillato nell’occhio. Non è richiesta l’anestesia generale. Solo se necessario è praticata una leggera sedazione per garantire il miglior comfort del paziente.
La visita per la cataratta
Prima di sottoporsi all’intervento di cataratta è indispensabile effettuare una visita diagnostica per sapere se si è idonei all’intervento per effettuare il calcolo del cristallino artificiale da impiantare o per avere la miglior qualità della visione e ridurre l’uso degli occhiali.
La fase diagnostica inizia con gli esami che vengono condotti da ortottisti tecnici specializzati, continua con la visita che viene eseguita dai medici oculisti e termina con il colloquio finale.
La visita oculistica per la cataratta prevede fra gli altri, i seguenti esami:
- la misurazione della vista
- l’esame della cornea, della camera anteriore, del cristallino
- la misurazione della pressione dell’occhio
- l’esame del fondo dell’occhio
- il test della dominanza oculare, che evidenzia l’occhio dominante a livello del cervello. Sarà quello il primo da operare
- la conta endoteliale, che esamina il numero, e la forma delle cellule endoteliali indispensabili per la trasparenza della cornea
- la biometria ottica e la biometria ad ultrasuoni che misurano la lunghezza del bulbo oculare e calcolano il potere del cristallino da impiantare
- se necessario l’esame dell’OCT che valuta le condizioni maculari e il nervo ottico.
Terminati gli esami, nel colloquio con il Medico Oculista che effettuerà la chirurgia della cataratta presso le sale operatorie dell’Ospedale Villa Regina di Bologna, il paziente riceve le informazioni sullo stato di salute dell’occhio, discute la possibilità di sottoporsi all’intervento ed è informato sull’esito che si prevede si possa ottenere dall’intervento.
Dopo il colloquio , in caso sia necessario l’intervento, sarà consegnato al paziente:
- l’elenco dei farmaci da utilizzare già dal giorno stesso dell’intervento all’arrivo a casa
- alcune notizie e alcune informazioni che è opportuno conoscere prima dell’intervento
- il consenso informato personalizzato da portare con sé il giorno dell’intervento letto, compilato e firmato
Il consenso informato viene consegnato il giorno della visita. Così, prima dell’intervento, il paziente può leggerlo con calma a casa, riflettere, e poi portarlo compilato e firmato il giorno dell’intervento.
Conclusioni
L’intervento di cataratta in Ospedali Privati Riuniti di Bologna, a seconda dei casi, può essere effettuato in convenzione con SSN, in regime privatistico o nell’ambito di convenzioni con le principali assicurazioni o enti.
Quando prenota l’intervento di cataratta, il paziente può e deve fare domande per chiarire qualsiasi dubbio.
Se hai necessità di una visita specialistica per dei sospetti di una cataratta, puoi prenotare qui.