E’ notizia di questi giorni la realizzazione ed il brevetto da parte dell’azienda Linobank, società italiana di ricerca e sviluppo nell'ambito della scienza criogenica tissutale, di una nuova metodologia di conservazione del tessuto adiposo, garantendone la massima vitalità e qualità, in totale sicurezza e tracciabilità.
Questa tecnica altamente innovativa elimina di fatto la necessità di effettuare più interventi di prelievo del grasso a causa della facile deperibilità delle cellule. Prelievi che trovano applicazione in diversi ambiti, anche ortopedici, ma possibili soprattutto nel caso di interventi di ricostruzione mammaria post mastectomia. La crioconservazione permetterà di effettuare un solo intervento chirurgico nel quale si preleva una abbondante quantità di tessuto che viene al termine dell'intervento diviso in singole sacche e quindi congelato. Quando saranno necessarie le infiltrazioni si provvederà a scongelare la quantità di grasso utile ed a reinfiltrarla con una procedura poco invasiva che si potrà effettuare in regime ambulatoriale con la sola anestesia locale.
In Italia sono solo due i centri che hanno già cominciato ad impiegare tale metodica: l’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma e la Clinica San Francesco di Verona sotto la guida di Gino Rigotti, già Ordinario di Chirurgia Plastica dell'Università di Verona.
La presentazione del progetto avverrà il 15 giugno nell'ambito del congresso internazionale di chirurgia mammaria 'Rome Dubai Breast Symposium'.
