Un'area di quasi 400 metri quadrati, destinata a sostenere parte del crescente peso che la diagnostica per immagini esercita nella prevenzione e diagnosi di sempre più numerose patologie.
Un investimento di circa 2 milioni di euro, non solo per apparecchiature diagnostiche di ultima generazione, come la Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla e la Tac da 16 slices, ma anche il primo “percorso donna” per la prevenzione delle patologie femminili, grazie ad un mammografo di ultima generazione con tomosintesi, affiancato da un moderno ecografo, e un densitometro per la valutazione dell’osteoporosi.